Oh oh oh… arriva Babbo Natale! L’importanza dell’immaginazione nello sviluppo cognitivo dei bambini.
Nel mondo dei bambini la magia è un elemento chiave.
Fin da piccoli raccontiamo loro delle fiabe e delle favole dove dei personaggi, che possono essere più o meno verosimili, vivono delle avventure straordinarie.
Ad un certo punto succede qualcosa di particolare ed avviene una vera e propria magia, che serve per risolvere una situazione critica o problematica.

Questa aura magica serve al bambino per sviluppare le capacità fondamentali: capisce che nella vita potrà tranquillamente superare qualsiasi difficoltà che incontrerà, grazie alle risorse che ci sono dentro di lui, oppure attraverso l’aiuto degli altri.
Il bambino in questo modo inizia a comprendere l’altro, attraverso queste figure amorevoli e gentili che possono essere gnomi, folletti, elfi e… sì pure grazie a lui, Babbo Natale!

Babbo Natale è un simbolo educativo importante.
Rappresenta la magia che i bambini vivono quotidianamente in tutto quello che fanno.
I bambini piccoli non riescono a spiegarsi alcuni fenomeni che potrebbero tranquillamente comprendere da grandi attraverso alcune spiegazioni scientifiche.
Vivono aspetti del reale come magici, e questa capacità permette loro di percepire con maggiore naturalezza la realtà.
Come ci racconta la pedagogia steineriana, il bambino nei primi sette anni di vita si approccia al mondo immerso in favole e rituali, che scandiscono le sue giornate e la quotidianità.
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Il mondo per il bambino piccolo è un luogo meraviglioso ricco di magia, per questo è importante aiutare i bambini a capire la magia dell’attesa attraverso la figura di Babbo Natale: un uomo anziano buono di cui ci si può fidare, che ricompensa i bimbi buoni.
I bambini hanno un grande desiderio interiore di essere buoni, non per avere un premio o una ricompensa, ma perché inconsciamente la loro natura è caratterizzata dalla bontà.
Sono anche dotati di una sensibilità interiore molto sviluppata che è fondamentale per la loro crescita.

I bambini infatti attraverso tutti i processi dell’immaginazione e della magia guardano il mondo, utilizzando questa una sorta di occhiali fatati che permette loro di capire tutte le logiche sottostanti a ciò che appunto non riescono a comprendere.
Quindi se qualcuno mi dovesse chiedere, se secondo me è giusto o meno raccontare ai bambini la magia del Natale e la storia di Babbo Natale, risponderei assolutamente in maniera positiva.
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In fondo, io che sono una grande bambina, credo ancora che da qualche parte nel nord Europa ci sia un bell’ometto con la barba bianca ed il vestito rosso, che regala sogni e gentilezza ai bambini.
Per rendere ancora più magico il momento dell’attesa di Babbo Natale potete creare un piccolo rituale da ripetere ogni anno insieme ai vostri bambini proprio nel mese di Dicembre, ovvero leggere delle storie a tema, io ho trovato un libro carinissimo che racconta la favola di Babbo Natale come se fosse un calendario dell’Avvento! Vi permetterà di leggere ogni sera un capitolo fino ad arrivare al 24 dicembre, così da accrescere l’attesa e la curiosità di scoprire se il mitico Babbo arriverà davvero o meno.
Vi lascio qui qualche suggerimento di lettura
Ora grazie alla bravissima Maria vi lascio due FREE PRINTABLE da scaricare e usare in questi giorni di festa: trovate una sagoma di alberello da realizzare in 3D insieme ai vostri bimbi, potete poi incollare la sagoma su un cartoncino spesso e creare insieme a loro un alberello da colorare e decorare a vostro piacere, e i tag da usare per i vostri pacchetti di Natale!
Scarica qui:

Sono Francesca, mamma di due splendidi folletti e pedagogista.
Sono innamorata della vita e di tutto quello che ci regala.
Ho scoperto di essere brava in cucina da quando ho incontrato mio marito, e delizio chi mi sta attorno con ricettine green perché regalare cibo è per me regalare amore.
Credo in un modo più naturale e rispettoso di madre natura e ho iniziato a mettere la mia impronta verde sul mondo con la casa in legno che stiamo costruendo.
Adoro fare la pedagogista perché il mio lavoro mi permette di aiutare le persone in difficoltà, le prendo per mano e le aiuto a trovare le risorse che racchiudono dentro di loro per sviluppare tutte le loro potenzialità. Il mio approccio pedagogico abbraccia Montessori, Steiner e tutto quello che è educazione in natura, a partire dal meraviglioso Paolo Mai dell’asilo nel bosco di Ostia.
Sono appassionata di neuroscienze e del potenziale della nostra mente e del nostro cervello, infatti applico metodologie di abilitazione sulle difficoltà di apprendimento che si basano su questi approcci, integrando le scienze dell’educazione.