Montessori in cucina: tortine di mele e ricotta

Nuovo appuntamento con Montessori in Cucina: la rubrica che insieme a Stella, Alexandra e Claudia promuoviamo tramite instagram e che sta riscuotendo davvero molto successo, cosa che ci rende orgogliose e felici.
Abbiamo scelto come ingrediente da utilizzare nelle ricette di oggi, le mele che durante il mese di ottobre sono davvero nel pieno della loro maturazione, basti pensare a quante aziende agricole organizzino giornate dedicate alla raccolta di questi frutti aperte a tutti!
Trovo che questa iniziativa sia molto bella e utile, e molto importante da condividere proprio con i più piccoli che possono in tal modo vedere dove nascono le mele, aiutare nella raccolta e godere di una meravigliosa giornata all’aria aperta in compagnia dei propri cari ma anche di persone esperte che possano insegnare loro una attività nuova nella quale possano sentirsi utili e importanti.

montessori in cucina: tortine di mele e ricotta

Le mele oltre a essere un frutto meraviglioso che andrebbe consumato con grande costanza durante tutto il corso dell’anno, sono anche molto pratiche da utilizzare insieme ai piccoli: intanto che sfogliavo uno dei mille libri di muffins&torte che ho nella mia libreria ho lasciato il cestino di mele annurca sul tavolo così che Tommy potesse osservarle e prenderle in mano.
Ho subito notato la sua voglia di farle rotolare, toccarle e capire come potesse impilarle senza farle cadere.

montessori in cucina: tortine di mele e ricotta

Tra le tantissime varietà di mele che oggi troviamo in commercio, per questa ricetta ho scelto le mele annurca principalmente per la loro dimensione “a misura di bambino”, le golden sono le mie preferite in assoluto insieme alle stark, ma entrambe sono ancora troppo grandi per essere maneggiate da un bimbo di due anni e mezzo: le meline di piccole dimensioni come le annurca invece si sono rivelate perfette!

Intanto che io ero intenta a prendere le ciotole e gli utensili necessari a realizzare le nostre tortine di mele e ricotta guardavo con la coda dell’occhio che cosa stesse facendo Tommy seduto al tavolo con il suo cesto di piccole mele a disposizione: le ha studiate, nonostante conosca molto bene le mele come frutto si è stupito che fossero diverse dalle solite mele che mangia, le ha rotolate riprendendole se si allontavano troppo da dove era lui, cercava di metterle in ordine impilandole una sull’altra senza scoraggiarsi quando cadevano, ma riprovando fino a che per qualche secondo sono rimaste perfettamente in equilibrio: lui tutto contento ha lanciato un urlo di gioia e mi ha chiamata, ma quando mi sono girata la pila era già crollata, così lui a modo suo mi ha spiegato cosa stesse facendo e mi ha chiamata per farmi vedere come fare, dicendo solo “no” quando cadevano nuovamente, ma senza mai perdere la fiducia di poterci riuscire.

Questi momenti sono molto importanti per l’apprendimento dei più piccoli, come scrivevo nel mio post precedente se noi adulti imparassimo a fare un passo indietro quando vediamo i bimbi concentrati nelle loro attività invece che volerci sostituire a loro per “fargli vedere come si fa” o continuamente giudicare dicendo loro “non si fa così, te lo faccio io così vedi come si fa” oppure “così è sbagliato!”, lasceremmo che da soli possano diventare consapevoli dell’errore e cercare la soluzione migliore per correggersi e arrivare al risultato corretto.

montessori in cucina: tortine di mela e ricotta

METODO MONTESSORI: LE FUNZIONI ESECUTIVE E IL CONTROLLO DELL’ERRORE

LE FUNZIONI ESECUTIVE

Navigando in rete alla ricerca di ulteriori informazioni circa le funzioni esecutive ho trovato questo interessantissimo articolo che vi consiglio di leggere fino alla fine, da cui ho tratto quanto segue:

Sono ormai numerosi gli studi che, a partire dalla prima infanzia, indagano lo sviluppo delle Funzioni Esecutive (FE): un termine generalmente utilizzato per indicare molteplici domini cognitivi interrelati tra loro.
La consapevolezza che le nuove sfide della complessità ambientale e tecnologica richiedono a tutti, ma in particolare alle nuove generazioni, richiamano all’esercizio di competenze comunicative, innovative e imprenditoriali, di problem solving, di pensiero critico, collaborativo e creativo, implicando abilità che si basano sull’attivazione rapida, consapevole ed esperta delle Funzioni Esecutive, che possiamo rilevare mediante l’osservazione di alcuni principali processi, afferenti al controllo esecutivo: affrontare compiti nuovi; formulare un piano, confrontarlo con le probabilità di riuscita e portarlo a termine con le dovute correzioni; andare oltre le informazioni disponibili, per ristrutturare interpretazioni del passato e tentare un controllo attivo del futuro; iniziare nuove sequenze comportamentali e riuscire a interrompere sequenze non funzionali in corso; prevenire risposte inappropriate al contesto; usare strategicamente l’attenzione e la sincronizzazione di risposte per eventuali compiti simultanei; attivare l’attenzione sostenuta; monitorare la prestazione, cogliere e correggere errori, modificare programmi, riconoscere opportunità; rendere accessibile alla coscienza i vari processi(Rabbit, 1997; Zoccolotti, 2010).

Sempre dallo stesso articolo dopo un’analisi da parte di studiosi che hanno preso in considerazione diversi gruppi di bambini frequentanti percorsi scolastici montessoriani è emerso che:

(…) i guadagni di apprendimento maggiore sono risultati quelli dei bambini che avevano svolto la metodologia Montessori tradizionale, in particolare nelle seguenti aree:  funzioni esecutive e problem-solving di tipo sociale.
Il guadagno nelle funzioni esecutive è di grande importanza, perché i bambini di scuola dell’Infanzia con forti competenze funzionali-esecutive sono contemporaneamente e successivamente più forti nelle competenze scolastiche (Blair e Razza, 2007; Bull et al, 2008) e sociali (Riggs et al., 2006): le FE sono considerate un elemento cruciale, non solo per il successo scolastico, ma per la vita in genere (Blair, 2002; Diamond e Lee, 2011).

Il secondo capitolo del libro “Laboratori e attività Montessori in cucina” ha come argomento proprio il “favorire le funzioni esecutive e la ricerca di autonomia“: ma cosa sono le funzioni esecutive?

Le funzioni esecutive ci permettono di perseguire un obiettivo preciso, di svolgere una serie di azioni, se necessario di adattare il nostro comportamento alle diverse situazioni. (…) , queste abilità cognitive superiori contribuiscono ad aumentare la loro (dei nostri figli) capacità di attenzione, a facilitare le varie forme di apprendimento, a sviluppare la facoltà di soluzione ai problemi.

Come possiamo quindi noi genitori a casa cercare di favorire lo sviluppo di queste competenze? semplicemente mettendo i nostri bimbi nella condizione di poter sperimentare quanto più possibile!
Come ben sappiamo le attività in cucina possono esserci di grande aiuto e sostegno in queste occasioni: dare ai nostri bimbi dei compiti da svolgere sulla base delle loro possibilità è un ottimo inizio: oltre a lasciare che si dedichino in autonomia alla conoscenza e manipolazione di ingredienti e strumenti, possiamo chiedere loro di svolgere alcuni compiti molto semplici come ad esempio sbucciare una banana, oppure affettarla o ancora sgusciare un uovo sodo (tutti esempi tratti dal libro).

IL CONTROLLO DELL’ ERRORE

Il controllo dell’errore è uno degli aspetti cardine del metodo Montessori: è grazie all’errore che i bambini sono in grado di auto correggersi, ma se noi non permettiamo loro di sbagliare e abbiamo la pretesa che compiano le azioni sempre in modo corretto, magari appunto sostituendoci a loro non lasceremo mai che possano raggiungere autonomia e indipendenza; Maria Montessori diceva:

“Noi vedremo come il bambino lavori da sé al proprio perfezionamento. La strada giusta gli é indicata non solamente dagli oggetti che adopera, ma altresì dalla possibilità di riconoscere da soli i propri errori per mezzo di questi oggetti”.

All’interno del libro sono presenti interviste a esperti che integrano i suggerimenti delle varie attività proposte, ho trovato molto esaustiva la risposta di Jerome Prado (ricercatore in neuroscienze cognitive al CNRS) ad una domanda davvero interessante, ovvero:

Per accompagnare i bambini nel loro percorso di apprendimento, occorre innanzitutto capire in che modo imparano. Esistono tecniche in grado di facilitare la comprensione e la memorizzazione?

(…) Nel bambino l’apprendimento si realizza attraverso il “lavoro delle mani” (se vi ricordate ne abbiamo parlato proprio nel precedente post dedicato all’allenamento delle manine) e la manipolazione, e questo gli permette di imparare tramite un procedimento di “tentativo-errore”: ciò significa che continuerà a provare fino a che riuscirà a raggiungere il risultato sperato. Tutti i materiali didattici che prevedono il controllo dell’errore sono molto utili: permettono infatti al bambino di verificare la correttezza delle proprie azioni senza che altri debbano sanzionarli.

L’errore è un segnale negativo per qualcosa di positivo, cioè l’apprendimento in generale. Perciò non bisogna averne paura.

La mia conclusione è davvero molto semplice: cerchiamo di ricordarci che “sbagliando si impara”, nel vero senso del detto: lasciamo sbagliare i nostri figli per poter regalare loro la possibilità di fare l’errore, capire di averlo fatto e auto correggersi per arrivare alla soluzione.

montessori in cucina: tortine di mela e ricotta

MONTESSORI IN CUCINA: LE TORTINE DI MELA E RICOTTA

Detto questo passiamo alla ricetta delle tortine, so che la state aspettando e se volete vedere il VIDEO DELLA RICETTA potete cliccare sulla mia pagina facebook e guardare il procedimento che è davvero facilissimo.

Tortine di mela e ricotta

  • 200 g farina integrale di farro
  • 100 g zucchero di cocco (o muscovado)
  • 6 g lievito per dolci
  • 3 uova medie bio
  • 120 g ricotta vaccina
  • 150 ml latte
  • 30 g fiocchi di avena
  • noci pecan
  • 2 mele a dadini
  • zucchero a velo per decorare

Accendi il forno a 180°

Taglia le mele a dadini, setaccia la farina con lo zucchero e il lievito e aggiungi le mele.

Unisci i fiocchi di avena, a parte sbatti le uova con la ricotta e il latte e unisci al composto con le mele. Mescola bene ma non troppo.

Distribuisci il composto in sei pirottini da muffins e decora con le noci pecan.

Inforna per 20'-25'

Estrai e fai raffreddare, spolvera di zucchero a velo e condividi con chi vuoi!

La ricotta in queste tortine sostituisce il burro o eventuali altri grassi che vengono utilizzati solitamente per preparare i muffins; il procedimento come potete vedere nella video ricetta è davvero molto semplice e veloce e ogni passaggio può essere svolto insieme ai bambini, Tommy mi ha aiutato a prendere tutti gli ingredienti che abbiamo usato, poi era stanco e si è addormentato così ho proseguito da sola, ma le abbiamo già rifatte proprio perché ci teneva a contribuire attivamente.

Ora non vi resta che prepararle e taggarmi nelle vostre foto, sarò più che felice di vedere le vostre tortine.

Enjoy the green side of life!



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