Lettura ad alta voce nell’Infanzia: perché è così importante leggere ai bambini?

In questi giorni di quarantena forzata, vengono spesso proposte sui social tante interessanti attività per far passare il tempo e le giornate in casa ai bambini.

Due secondo me sono gli elementi fondamentali da non trascurare per rendere importanti e preziosi questi momenti: la noia e la lettura.

L’IMPORTANZA DELLA NOIA NELL’INFANZIA: QUANDO ANNOIARSI FA BENE!

La noia viene spesso sottovalutata e bistratta, sembra necessario allontanarla dal mondo adulto e da quello dei bambini.

In realtà la noia è una risorsa meravigliosa perché ci permette di fermarci e di riflettere, di prendere tempo e spazio interiore e di dedicarci a noi stessi.

La noia è uno dei più bei regali che possiamo fare ai nostri bambini: dall’ozio nascono le più importanti scoperte, pensiamo per esempio alla Legge di Gravitazione Universale del celebre Isaac Newton del quale si racconta la simpatica storia della caduta della mela dall’albero, mentre si annoiava sotto i suoi rami.

Con la noia regaliamo ai nostri bambini il tempo, quello libero, non strutturato, non costruito, ma un tempo realmente privo di vincoli. Gli doniamo la capacità di usare risorse, strategie, fantasia, immaginazione.

Winnicott (psicoanalista infantile) ha sottolineato l’importanza di sviluppare nel bambino la capacità di stare da solo, coniando il concetto di “rimanere a maggese”. Il maggese è un terreno ben arato e fertile, ma lasciato non seminato per un anno intero.

Non abbiate paura che i vostri figli si annoino, date loro la possibilità di escogitare le più ampie e diverse strategie per occuparsi di sé stessi. Solo così impareranno sia a gestire la noia sia ad attingere alle proprie potenzialità per affrontare e trasformare in modo costruttivo eventuali momenti di stallo. (fonte qui)

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Sembra che tutti gli sforzi per non far annoiare i bambini vengano fatti più per noi che per loro. Ma fa così male essere annoiati? Cosa è la noia per i bambini? (fonte qui)

I miei bimbi quando si annoiano spesso guardano e leggono i loro libri. Li ho riposti in modo che siano per loro facilmente accessibili e possano scegliere fra diversi titoli.
Ci piace anche moltissimo “annoiarci” nella biblioteca comunale del nostro paese, tra tantissimi libri da scoprire e avventure da leggere insieme.

Ci manca tantissimo la nostra bibliotecaria, ora che non possiamo più recarci nel nostro bellissimo rifugio di scoperta e amicizie.

LA LETTURA AD ALTA VOCE: LA MAGIA DELLA CONOSCENZA ATTRAVERSO LA VOCE DELL’ADULTO.

La lettura è uno dei processi di apprendimento che ci accompagna per tutta la vita e forse anche da prima..
Infatti sin dalla pancia i bambini riesco ad ascoltare i suoi esterni.
L’importanza e la valorizzazione della lettura parte già dal pancione, dove il bambino in questa bolla magica, ascolta la straordinaria vita esterna che lo circonda e lo avvolge con suoni attenuati.

Durante le mie gravidanze mi piaceva molto leggere ai miei bimbi delle storie che dopo la nascita continuavano ad esserci, leggendole loro nuovamente. Piccole certezze per la loro memoria uditiva in via di costruzione, carezze al cuore e ricordi sonori futuri.

La lettura è magia, e non serve saper leggere per godere di questa meravigliosa forma di racconto.
I bambini amano ascoltare storie, sentire la voce della mamma, del papà, dei nonni o di un fratellone, che narra qualche straordinaria avventura di animali, persone e via dicendo..

Mentre leggiamo lasciamo andare le nostre emozioni e con queste avvolgiamo chi legge, come nella magica bolla della pancia, riportando l’uditore in una dimensione fatata e delicata.

  1. Dal punto di vista emotivo leggere ad alta voce ad un bambino consente di entrare in contatto con le sue emozioni intime in compagnia di un adulto che lo sappia contenere e comprendere, oltre che rassicurare e fornire spiegazioni.
  2. Dal punto di vista cognitivo la lettura fornisce al bambino un importante canale di conoscenza oltre alla sua esperienza diretta: questo permette di entrare in contatto con se stesso e il mondo che lo circonda, aumenta la curiosità nei confronti di ciò che è diverso da noi e amplia la memoria e la creatività.
  3. Dal punto di vista linguistico la lettura è importante per ampliare la gamma di vocaboli conosciuti, impararne sempre di nuovi e imparare a collocarli nel contesto corretto così che possano entrare poi nel vocabolario consolidato del bimbo che saprà utilizzarli nella quotidianità al momento giusto.
  4. Dal punto di vista culturale infine la lettura permette la trasmissione di valori, dell’etica e delle tradizioni da una generazione alla successiva.

Con il passare del tempo i bambini iniziano a sperimentare quelle che saranno poi le basi dei requisiti di lettura.
Guardano le lettere, iniziano a riconoscere l’iniziale del proprio nome, vogliono leggerle e giocarci.
I bambini, come per il cibo durante lo svezzamento, vogliono scoprire con i cinque sensi.
Le lettere dell’alfabeto sono una vera e proprio scoperta sensoriale: le vedono, le toccano, prendono una mela e la mangiano, sì, perché la parola MELA è un’astrazione, ma la mela esiste davvero e si può gustare.

La scoperta delle lettere può essere proposta anche così, dalla quotidianità di gesti e azioni.

È straordinario scoprire come i bambini imparino molto più facilmente facendo qualcosa.
La spontaneità di una scoperta fatta attraverso un’attività non strutturata è mille volte più importante e rimarrà nella memoria molto più facilmente di un apprendimento strutturato.

COME INTERESSARE I BAMBINI ALLA LETTURA? 

Secondo Maria Montessori i libri rivestono un’importante compito nello sviluppo del bambino: diversi studi dimostrano come la lettura ad alta voce aiuti lo sviluppo sensoriale, emotivo e psico-cognitivo.

I bambini attraverso i libri sviluppano il proprio sé, la loro individualità, la loro intelligenza e si possono relazionare con i famigliari, con educatori, maestri, coetanei.

Come sempre, siamo noi adulti a dare l’esempio: la sera spegniamo la televisione, leggiamo un libro ai nostri bambini e, nel nostro tempo libero, leggiamo libri.

Il regalo più grande per noi e per i nostri figli.

E quindi come possiamo interessare davvero i bambini sin da piccolissimi alla magia che ogni libro racchiude?

  1. Sicuramente la lettura ad alta voce è il primo modo che abbiamo per coinvolgere i nostri bimbi e appassionarli alle storie che raccontiamo loro!
  2. Cerchiamo di scegliere un momento in cui loro siano più ricettivi, magari non troppo stanchi e soprattutto osserviamoli sempre: se si stanno annoiando o se magari stavano facendo un’altra attività non forziamoli ma comprendiamo i loro bisogni!
  3. Lasciamo che i piccoli abbiano un loro spazio a disposizione con i loro libri che a seconda del periodo possiamo cambiare così da variare sempre i volumi alla loro portata: un modo potrebbe essere quello di scegliere dei libri che corrispondano ai loro interessi di quel momento (ad esempio i bimbi amanti degli animali possono trovare tantissime storie o libri fotografici che rappresentino i diversi animali dalla fattoria alla giungla etc)
  4. Facciamoci vedere coinvolti a nostra volta dalle letture, che siano i loro libri o i nostri: il nostro esempio come sempre è forse il fattore determinante!
  5. Leggiamo CON i bambini e non solo PER i bambini: la comunicazione reciproca nel momento della lettura è importante e davvero molto utile! Scegliamo i libri più adatti all’età dei piccoli e rendiamoli protagonisti della lettura facendo loro qualche domanda e lasciando loro il tempo per imparare a conoscere quel libro e quella storia, con tutti i personaggi, le ambientazione, i colori e le emozioni che quel libro suscita! Io spesso chiacchiero con Tommy e gli chiedo che cosa accadrà secondo lui nella storia, come agiranno i personaggi o come gli sembrino in quella pagina così che lui possa riconoscere le varie emozioni e capire che cosa le abbia scatenate.
  6. Accogliamo la richiesta dei piccoli di leggere anche venti volte lo stesso libro di seguito! I bimbi amano la routine e anche la lettura prolungata dello stesso libro fa si che si sentano sicuri e possano padroneggiare quel volume per poi passare ad un altro (io ricordo che da piccola avevo un libro che mia nonna mi leggeva almeno tre volte ogni giorno, lei sarà stata stanca e avrà imparato a memoria ogni parola ma non si è mai lamentata che fosse noioso e me lo ha sempre letto con amore, non la ringrazierò mai abbastanza!)
  7. Ricordiamoci delle biblioteche! Sono luoghi preziosi sia di aggregazione dove spesso vengono organizzate letture ad alta voce dalle volontarie di Nati per Leggere, e dove poter trovare gratuitamente tantissimi libri adatti alle varie esigenze dei nostri piccoli: se magar abbiamo bisogno di un supporto per spiegare un determinato tema (es l’arrivo di un fratellino, come togliere il pannolino, la gelosia etc) possiamo trovare davvero tantissimi titoli che ci possono aiutare nel nostro intento.
  8. Quando leggiamo cerchiamo di entrare nella storia con i nostri bimbi: magari cambiamo il tono di voce con i vari personaggi, enfatizziamo alcune parole o lasciamo la suspance tra una pagina e l’altra se la storia si fa intrigante: questo sicuramente rende più divertente la lettura!

“La lettura dialogica differisce radicalmente dal modo tradizionale con cui gli adulti leggono ai bambini. Il cambiamento di ruolo è fondamentale: se nella tipica condizione di lettura l’adulto legge e il bambino ascolta, nella forma dialogica il bambino impara a diventare narratore della storia. L’adulto assume progressivamente il ruolo di un ascoltatore attivo, proponendo domande, aggiungendo informazioni, suggerendo al bambino di arricchire l’esposizione contenuta nel libro” (Grover Whitehurst)

Per approfondire vi invito a leggere le pagine del sito di Nati per Leggere, qui ad esempio trovate la storia e la mission di questa associazione a livello nazionale che da più di vent’anni promuove la lettura sin dalla primissima infanzia.

Consigli di lettura:

Articolo scritto a quattro mani con Francesca la pedagogista che collabora attivamente con The Green Pantry.

Enjoy The Green Side of Life!



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